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Muore per cancro scambiato con gengivite: dentista rinviato a giudizio per omicidio colposo

Ha scambiato un cancro per una gengivite dovuta ad una scorretta igiene orale un dentista ieri rinviato a giudizio per omicidio colposo. Dovrà rispondere della morte di un paziente.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Omicidio colposo è il capo d'imputazione del quale dovrà rispondere un dentista per la morte di un paziente. Il giudice dell'udienza preliminare lo ha rinviato a giudizio lo scorso lunedì 11 novembre e ora dovrà sedere nel banco degli imputati, per rispondere delle accuse a suo carico. Il dentista è ritenuto presunto responsabile della morte di un paziente al quale ha diagnosticato una gengivite, a suo dire dovuta ad una scorretta igiene orale. In realtà era un melanoma, che il professionista non sarebbe stato in grado di riconoscere e che ha portato al decesso del paziente. A sede sul lettino dello studio era Thomas Nuovo un uomo di quarantaquattro anni, deceduto per le complicanze dovute al cancro a dicembre del 2020.

Per la Procura, che ha disposto il sequestro della cartella clinica e svolto l'inchiesta, il dentista avrebbe provocato la morte del paziente "per colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia". In particolare, vedendo che dopo quindici/venti giorni la gengivite non regrediva, il dentista ha omesso di indicare al paziente accertamenti cito-istologici per scongiurare che potesse trattarsi – così come infatti si è rivelato – di un cancro, omissioni che hanno poi portato il paziente al decesso. Per la Procura gli accertamenti non fatti in tempo avrebbero potuto permettergli di curarsi e salvarsi.

I fatti risalgono ad aprile del 2018, come riporta Il Messaggero il paziente è andato dal dentista, perché aveva male alle gengive. Il professionista lo ha visitato, diagnosticandogli un'infiammazione dovuta ad una scorretta igiene orale, ha programmato diversi trattamenti di pulizia dentale e lo ha rimandato a casa. Dopo vari appuntamenti il paziente è stato sottoposto ad una una radiografia con esito negativo.

Successivamente l'igienista dentale si è insospettita che potesse trattarsi di un tumore, ma il dentista non ha sottoposto il paziente ad accertamenti mirati, fino ad un’escissione della lesione tramite il laser, senza sottoporre il campione prelevato ad analisi istologica. Con il passare dei mesi la lesione si è ulteirormente diffusa, solo a quel punto il dentista gli ha consigliato di recarsi alla clinica odontoiatrica del Policlinico Umberto I, dov'è stato sottoposto ad una biopsia, che ha confermato il melanoma. Dopo quattro interventi chirurgici, radioterapia e immunoterapia il paziente è morto a dicembre del 2020. Poi la deunica dei famigliari, l'avvio delle indagini e il processo.

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